Il rilancio del Teatro Regio

ùLa situazione ereditata da questa amministrazione comunale rispetto a una delle istituzioni culturali più importanti della nostra città era estremamente critica e complessa. Abbiamo trovato sofferenze economiche e disavanzi di bilancio, oltre a mancanza di adeguamenti strutturali, manifestatisi anche i tempi e modi che non ci hanno lasciato spazio a indecisioni.
Il rilancio del Regio proposto da un affiatato gruppo di lavoro del Movimento Cinque Stelle di Torino, composto da operatori della Lirica, ha trovato ad accoglierlo fin dal primo atto, un clima generale di diffidenza e contrapposizione mediatica e politica che ha a che fare più con la dialettica partitica e la difesa di posizioni acquisite che non con il reale bene dell’Ente, che, non lo dimentichiamo, dipende in gran parte
da soldi pubblici, e porta a sua volta diversi milioni di euro sul nostro territorio dal FUS, il Fondo Unico per lo Spettacolo dando lavoro a più di 300 persone.
Il 30 Novembre 2017 viene presentata a mia firma la Mozione “Teatro Regio”, un corposo documento che propone le linee guida del rilancio del Regio.
Il 2 Maggio 2018, viene nominato Sovrintendente del teatro William Graziosi, dopo le dimissioni del precedente sovrintendente Vergnano, in carica nei precedenti 19 anni. Secondo fonti di stampa Vergnano dichiara di dimettersi per “un fatto nuovo legato al bilancio” fatto nuovo che impedirebbe di chiudere il bilancio 2017 in pareggio.
Graziosi stabilisce subito una stretta collaborazione con La Sindaca Chiara Appendino, Con l’Assessora Leon e con la nuova amministrazione in generale per applicare i principi guida espressi nella mozione e affrontare i non facili problemi ereditati dalla precedente gestione.
A meno di un anno dalla sua nomina i risultati concreti iniziano a vedersi:
Il piano industriale redatto da Guido Guerzoni, che accoglie in gran parte lo spirito della mozione del M5S,
viene approvato.
I primi cinque mesi di programmazione registrano un aumento di presenze agli spettacoli del 15,8 % rispetto agli anni precedenti.
Il ministro Bonisoli si impegna, a fronte del piano industriale, a far confluire nelle casse del Regio 8 milioni per le necessarie ristrutturazioni degli edifici di proprietà del Comune.
Il rilancio del Regio targato Movimento Cinque Stelle è su un ottima strada. Chi non ci credeva si è semplicemente sbagliato.

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