LA PACE E’ L’UNICA RISPOSTA

Oggi pomeriggio, prima dell’inizio del Consiglio Comunale, il fondatore del Sermig Ernesto Olivero e numerosi bambini provenienti da ogni parte del mondo hanno consegnato la Bandiera della Pace al Sindaco e ai Capigruppo delle forze politiche presenti in Sala Rossa.

Ciò che sta accadendo in queste ore in Ucraina ci preoccupa e ci riporta con la mente a un passato che parla di distruzione, morte e paura.

La guerra genera altra guerra, la violenza genera violenza, in una escalation di dolore e sofferenza.

È importante chiedere la ripresa di trattative diplomatiche di dialogo.

La pace è l’unica risposta.

LE OLIMPIADI PIU’ SOSTENIBILI DELLA STORIA

Ho letto su La Stampa di oggi le parole di Evelina Christillin – persona che rispetto e stimo – e devo dire che mi sembrano parole sincere.

Vorrei, tuttavia, trarre degli spunti per alcune riflessioni.

In prima istanza, Christillin, che ha lavorato sul dossier di Milano, ammette che il dossier di candidatura di Torino che presentammo al Coni era “bellissimo, sostenibile, corale, affidabile”. Bene, ne eravamo fortemente convinti anche noi. Come ha dichiarato ieri Chiara Appendino, se fosse stata scelta Torino, avremmo potuto organizzare le Olimpiadi più sostenibili della storia, sia dal punto di vista ambientale che economico.

Dopodichè espone i problemi relativi alla candidatura di Torino.

1) Malagò aveva già proposto, alcuni mesi prima, la candidatura a Milano.

2) Torino aveva già ospitato i giochi nel 2006

3) Ma “soprattutto, l’amministrazione era politicamente gemella a quella di Roma” che aveva rifiutato la candidatura per il 2024.

Ecco, sono questi i punti sui quali vorrei soffermarmi un attimo.

1) Non pensavo che il Coni valutasse i dossier di candidatura in base a chi era stato contattato prima da Malagò. O in base all’ordine di invio delle stesse.

2) In teoria, quello di aver già ospitato i giochi 20 anni prima, non dovrebbe essere un punto a favore di Torino, considerate le nuove direttive del CIO che suggeriscono il riutilizzo degli impianti già esistenti ? Infatti Vancouver, che le ospitò nel 2010, sta ipotizzando di candidarsi per l’edizione 2030.

3) Qui, candidamente, viene ammesso che dal Coni fu fatta una valutazione sul colore politico dell’amministrazione torinese. Una ripicca al partito, in sostanza. Una vendetta incrociata. Per la cronaca, la giunta di Sabaudia, per la Coppa del mondo di Canottaggio, invece, fu ritenuta idonea.

Insomma, le scelte del Coni non avvennero sulla base dei dossier presentati, dei costi, della possibilità di riutilizzo degli impianti esistenti, della sostenibilità ambientale ma si basarono sui criteri descritti sopra. Non credo sia necessario aggiungere altro. Come scrive Christillin resta il rimpianto. Sì, quello di un evento assegnato in questo modo, poco svizzero, molto all’italiana.

IL MONDO ALLA ROVESCIA: LA MOZIONE PD SUI MINIMARKET

Ieri ho votato a favore di una mozione, presentata dal PD, che chiede di estendere il divieto di vendita di alcolici dopo le ore 21 anche ai minimarket siti nei quartieri della Città dove la prsenza di attività causa problemi di ordine pubblico.

Ho votato quest’atto in maniera convinta, soprattutto perché prevede esattamente le stesse cose che chiesi anche io con un Ordine del Giorno, praticamente identico nella sostanza, che presentai in Sala Rossa nel 2018.

Mi ricordo però le reazioni che all’epoca suscitò il mio atto e le argomentazioni che i consiglieri del PD utilizzarono per provare a bocciarlo, durante la surreale seduta in cui venne presentato.

L’Assessore ai grandi eventi (degli altri) Mimmo Carretta, allora consigliere di minoranza, definì la mia “una misura razzista mascherata in maniera ipocrita”.

L’attuale Presidente del Consiglio Maria Grazia Grippo (che ieri ha votato a favore) parlava di “guerra senza quartiere contro i minimarket etnici: una misura populista, se non le piace la parola razzista”.

Addirittura il Sindaco Lo Russo parlava di “clima di razzismo nauseante”, con tanto di post indignato su Facebook. Ovviamente ieri tra i voti favorevoli c’era anche il suo.

Ovviamente io nel 2018 non condividevo quelle osservazioni e non le condivido nemmeno adesso. Ci sono intere aree della Città che vivono situazioni di disagio e che hanno bisogno di riaposte come questa.

Mi chiedo però come si possa, a distanza di così poco tempo, avere la faccia tosta di ripresentare quelle stesse identiche istanze.

Ipocrisia allo stato puro.

GLI SCONTRI DURANTE LA MANIFESTAZIONE DEGLI STUDENTI

Pubblico il testo del mio intervento in Consiglio Comunale relativo agli scontri avvenuti durante la manifestazione degli studenti di venerdì 18 febbraio.

“Le immagini di quanto accaduto venerdì non lasciano spazio a interpretazioni. Esprimo la mia piena solidarietà alle forze dell’ordine che hanno dovuto fronteggiare l’attacco all’Unione Industriale, durante il quale sono rimasti feriti con bastoni e aste 6 carabinieri e un poliziotto, con prognosi da 3 a 10 giorni.

Non è accettabile che le ragioni degli studenti passino puntualmente in secondo piano a causa di infiltrati che approfittano delle manifestazioni di piazza per scatenare la loro violenza.

Bisognerebbe invece cercare di comprendere le motivazioni delle proteste che ormai da diverse settimane mobilitano così tanti giovani.

I nostri studenti devono assolutamente essere formati affinché possano mettersi al passo con i loro colleghi europei, ma purtroppo in molti casi i percorsi di accompagnamento al mondo del lavoro e i processi di acquisizione delle competenze non sono stati all’altezza delle aspettative.

È necessario cogliere l’aspetto propositivo della protesta e aprire ad una stagione di riforme che possa dare ai nostri allievi la possibilità di ridurre il gap che spesso hanno nei confronti dei loro coetanei nel resto d’Europa.

E’ fondamentale che tutto ciò possa avvenire in sicurezza, e proprio per questo ritengo molto importante che il Consiglio Comunale di Torino abbia avviato un percorso sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.

La protesta degli studenti non può restare inascoltata e, soprattutto, non deve essere strumentalizzata da nessuno.

Sono contento che i primi a dissociarsi dalle violenze siano stati gli studenti stessi”

Delusione e amarezza

È impossibile descrivere la delusione e l’amarezza che tanti di noi stanno provando in questo momento.

Ci siamo spesi in prima persona per raccogliere le firme, per coinvolgere, per spiegare e per riattivare la partecipazione su un tema colpevolmente ignorato dal legislatore.

Il no della Consulta al quesito referendario sull’#eutanasia è un macigno sulla coscienza democratica di un Paese che chiedeva solo una cosa: votare.

Votare e scegliere liberamente del dono più prezioso che abbiamo: la nostra vita. E sarebbe anche l’ora di essere liberi di determinarla fino alla fine senza che qualcuno si erga a giudice morale delle sofferenze altrui.

Ma nonostante tutto, non posso pensare che finisca così.

Noi non ci arrendiamo e non dovrebbe farlo neanche il Parlamento perché ignorare 1 milione e 240mila firme sarebbe gravissimo.

UEFA Women’s Champions League a Torino

Adidas ha presentato il pallone ufficiale delle prossime partite e della finale di UEFA Women’s Champions League che Torino ospiterà il prossimo 22 maggio.

L’immagine ricorrente che vedete stampata sul pallone rappresenta un omaggio alle Alpi che circondano la nostra Torino.

Questo grande evento è solo uno dei tanti che abbiamo lasciato in eredità a tutti i torinesi. Eccoli:

✅ 2021 Europei baseball

✅ 2021 Atp Finals di tennis

✅ 2021 Coppa Davis di tennis

🔜 2022 Eurovision Song Contest

🔜 2022 Finale Champions League Women

🔜 2022 Atp Finals

🔜 2023 Atp Finals

🔜 2024 Atp Finals

🔜 2025 Universiadi

🔜 2025 Special Olympics

🔜 2025 Atp Finals

Mensa fresca a scuola

Oggi è partita la sperimentazione della “mensa fresca” nella scuola primaria dell’istituto comprensivo Adelaide Cairoli.

Il progetto rientra nella delibera approvata il 25 maggio 2021 dalla Giunta precedente, su proposta dell’allora assessora all’istruzione Antonietta Di Martino.

La sperimentazione prevede la reintroduzione della mensa fresca in due scuole della città, per valutare le condizioni e le risorse necessarie per l’estensione di questo tipo di preparazione.

AUMENTA L’ADDIZIONALE IRPEF COMUNALE

Se aumentando l’addizionale IRPEF comunale sui redditi fino a 30000 euro ogni torinese deve pagare 45 euro in più per l’anno 2022 e se il Sindaco decide di assumere un Direttore Generale, che prima non c’era, spendendo 300.000 euro nel 2022 (200.000 euro più oneri e tasse), e una Dirigente del suo Gabinetto, che secondo gli organi di stampa era la sua direttrice della campagna elettorale, 180.000 euro l’anno (120.000 più oneri e tasse), quanti Torinesi servono per pagare queste spese in più del nuovo Sindaco?

Il risultato è 10.666 Torinesi

LE MIE SPESE IN CAMPAGNA ELETTORALE

Ho speso poco più di 15.000 euro per la campagna elettorale che mi ha visto correre come candidata sindaca della quarta città italiana.

Soldi non miei, ma di microdonazioni volontarie di tante persone che hanno scelto di sostenere me, il MoVimento 5 Stelle e Europa Verde – Verdi Torino, cittadine e cittadini che non ringrazierò mai abbastanza.

Voglio dirlo chiaramente: 15.000 euro è una somma davvero piccola per una candidata alla carica di sindaco di #Torino, una somma che certamente non regge il confronto con le spese dai miei competitor, rispettivamente 219.000 euro per Lo Russo e 467.000 per Damilano, e che in molti casi è addirittura più bassa di quanto hanno speso certi candidati consiglieri per farsi eleggere in Sala Rossa (spese anche queste che incidono sul risultato finale se paragonate ai 100/200 euro investiti a testa dai candidati del MoVimento 5 Stelle Torino).

Adesso, credo siano necessarie alcune valutazioni.

📌 La prima è che, fortunatamente, i voti non vanno di pari passo con quanto si spende, per cui buttare decine di migliaia di euro nella propaganda elettorale, oltre che immorale in un momento difficile come questo, non garantirà certezze di vittoria a nessuno.

📌 La seconda, scontata, è che certamente i soldi aiutano. Potrei far finta che non sia così, ma non sarebbe sincero: essere investiti da una responsabilità così grande e non avere abbastanza risorse per affrontare la competizione rischia di essere svilente e stancante per chi la fa, perché significa caricarsi di mille mansioni che gli altri affidano a staff di professionisti e che io invece ho fatto da sola o con attivisti che si sono offerti volontariamente.

Io credo valga la pena continuare a ragionare sull’introduzione di tetti di spesa più stringenti degli attuali, capaci di rendere la competizione più equa e di non penalizzare chi ha risorse economiche ridotte.

SPESE ELETTORALI 2021

Devo dire che per questa tornata elettorale mi sono davvero superato: ben 115 euro! Non sarà stato un po’ troppo?