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FLOR, com’era e com’è diventata

Si è appena conclusa Flor, manifestazione che, fino all’anno scorso, si è sempre svolta per le vie del centro di Torino, colorando e profumando la Città come poche altre manifestazioni sanno fare.

Questa edizione, però, si è tenuta presso i Giardini Reali, gestiti dai Musei Reali, e dietro pagamento di un biglietto, 7€. Una scelta degli organizzatori, sostenuta dalla direttrice dei Musei Reali, Pagella e, evidentemente, dall’amministrazione Lo Russo.

In primo luogo vorrei dire che mi dispiace per tutte le persone come il lettore di Specchio dei Tempi che, magari non potendosi permettere uno o più biglietti di ingresso, quest’anno non hanno potuto godere di tanta bellezza.

In secondo luogo vorrei capire meglio che cosa intende fare la direttrice Pagella, in futuro, dei Giardini Reali. E’ giusto chiudere i Giardini per tutti questi giorni, impedendone la visita a torinesi e turisti? Con Flor, ha deciso di trasformare i giardini in location per le manifestazioni commerciali? Si ripeteranno?

Ricordo alcune polemiche per la manifestazione di qualche anno fa di Coldiretti, che portò centinaia di migliaia di persone ai Giardini. Manifestazione, tra l’altro, non a pagamento, aperta a tutti. Credo sia un tema da approfondire.

Flor, trattandosi di manifestazione commerciale, in passato, ha sempre pagato alla città una cifra ragguardevole per l’occupazione del suolo pubblico. Soldi che, evidentemente, la città non ha introitato questa volta. Quanto ha pagato ai Musei Reali per avere i Giardini Reali tutti per sé?